Nel decreto rilancio approvato dal Consiglio dei Ministri c’è un ecobonus al 110 % per la riqualificazione energetica e la ristrutturazione edilizia. Tra le misure previste per superare l’emergenza Coronavirus, è stata inserita una agevolazione che consentirà di intervenire sulle abitazioni e sui condomini a costo praticamente zero. Anzi la detrazione prevista supererà l’importo della spesa sostenuta. Troppo bello per essere vero? Scopriamo insieme cos’è davvero l’ecobonus 110 %, come funziona e come fare per ottenerlo.
L’ecobonus 110 % funziona come una detrazione fiscale. Le spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione e di riqualificazione vengono anticipate dal proprietario dell’immobile e successivamente dedotte dalla dichiarazione dei redditi nei 5 anni successivi. In alternativa il credito del superbonus può essere trasformato in uno sconto in fattura o in una cessione del credito. Nel primo caso il proprietario dell’immobile non anticipa niente e i costi vengono scalati direttamente sulla fattura dell’impresa che esegue i lavori. Sarà poi questa a recuperare le spese come credito d’imposta usando l’importo in compensazione per pagare le tasse. Nel secondo caso l’ecobonus 110 % funziona come cessione del credito: il proprietario dell’immobile anticipa le spese degli interventi e successivamente cede il credito d’imposta ad una banca o ad un intermediario finanziario per ricevere il rimborso.
L’ecobonus 110 % può essere richiesto per pagare gli interventi di isolamento termico che riguardino oltre il 25% dell’intonaco, in accordo con quanto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. E’ valido sia per le abitazioni singole sia per i condomini. Le seconde case sono ammesse solo se sono inserite all’interno di un condominio. L’importo massimo è di 60.000€, moltiplicato per il numero delle unità abitative che compongono l’edificio. Inoltre i lavori che beneficiano dell’ecobonus 110% devono essere accompagnati da una attestazione della prestazione energetica (APE) in grado di dimostrare che l’immobile ha migliorato l’efficienza energetica di due classi o almeno è passato alla classe energetica superiore.
Anche il sismabonus rientra in questa agevolazione. Se gli edifici si trovano nelle zone di pericolosità sismica 1, 2 e 3 le opere che riguardano la riduzione del rischio sismico ricevono la stessa detrazione dell’ecobonus 110%. Sono esclusi gli immobili ubicati in zone con una bassa probabilità sismica (zona sismica 4).
Sono coperte dall’agevolazione le spese sostenute tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2121, con comunicazione all’ENEA, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Il decreto che contiene l’ecobonus 110% stabilisce inoltre che altri interventi già previsti possano passare a questa detrazione maggiorata: il bonus facciate e il bonus ristrutturazioni. Per ottenere l’agevolazione completa è necessario però che vengano eseguiti insieme ai lavori che migliorano l’efficienza energetica. Ad esempio il rifacimento dell’intonaco della facciata è detraibile al 110 per cento se contemporaneamente si svolgono anche dei lavori ad alta efficienza energetica. Se, invece, il bonus facciate e il bonus ristrutturazioni, non vengono compiuti contestualmente ad interventi migliorativi delle caratteristiche energetiche dell’immobile, non si applica l’ecobonus del 110% ma l’agevolazione rimane quella stabilita in precedenza. Per gli interventi di ripristino e tinteggiatura delle facciate la detrazione fiscale arriva al 90%. Per i lavori di manutenzione, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo il bonus è del 50%.
Anche il bonus facciate e il bonus ristrutturazioni possano essere pagati tramite lo sconto in fattura o un rimborso, cedendo il credito d’imposta ad una banca o ad un intermediario finanziario.
Heres ha una gamma di prodotti compatibili con gli interventi previsti da bonus 110 per centro, ristrutturazione e bonus facciate. In particolare Rasothermo è un rasante termico a basso spessore, completamente ecologico, particolarmente indicato nelle opere di riqualificazione energetica. E’ in grado di diminuire notevolmente la dispersione del calore in uno spessore di soli 5 millimetri. Le prestazioni sono certificate a norma UNI EN 1934:2000 e garantiscono una resistenza termica R = 0,45 (m2 K/W).
Per la tinteggiatura sono disponibili diversi tipi di pitture a calce naturali, colorabili nella tinta desiderata, dalla pittura traspirante antimuffa CL20, alla pittura termica anticondensa CL30, fino ad arrivare alla pittura termoisolante e termoriflettente, in grado di riflettere oltre il 90% della radiazione termica, CL40 e CL50 con certificazione UNI 1934:2000.
Per i lavori di ristrutturazione è disponibile la linea di prodotti per il consolidamento e il risanamento, malte, intonaci e finiture da restauro. Heres ha una grande esperienza e conoscenza dei materiali nel campo del restauro conservativo e può mettere a disposizione competenze specialistiche per una migliore scelta delle soluzioni più adatte negli interventi coperti da bonus 110 per cento e ristrutturazione.
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